Giornata Nazionale della Salute della Donna: l’evento al Ministero della Salute

Giornata Nazionale della Salute della Donna: l'incontro al Ministero

In occasione delle nona Giornata nazionale della salute della donna, il Ministero della Salute ha organizzato, con il supporto di Edra, un evento totalmente dedicato al tema.

L’evento si è svolto lo scorso 22 aprile presso la Casa del Cinema di Roma e in diretta streaming.

Giornata Nazionale della Salute della Donna: come nasce l’evento

La Giornata Nazionale della Salute della Donna, istituita e promossa nove anni fa su iniziativa del Ministero della Salute e della Fondazione Atena Onlus, punta a richiamare l’attenzione di operatori sanitari e cittadini sull’importanza di un’adeguata promozione della salute della donna.

Anche quest’anno il Ministero, con  il supporto di Edra S.p.A, ha riunito presso la Casa del Cinema di Roma, i rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle società scientifiche e delle associazioni che lavorano a tutela del benessere femminile.

Obiettivo dell’incontro: fare il punto su come aumentare la consapevolezza sull’importanza della salute della donna, rafforzando le azioni di prevenzione e diagnosi precoci, assistenza, cura e riabilitazione, con un approccio che tenga conto della specificità della donna.

I saluti del Ministro e una tavola rotonda d’eccezione

A dare ufficialmente il via alla Giornata è stato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, affermando: “Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita è un presupposto irrinunciabile per la piena realizzazione del diritto alla salute garantito dalla nostra Costituzione. Con questa consapevolezza, siamo impegnati per migliorare la prevenzione e l’assistenza e la cura”.

Parlando delle priorità per l’immediato futuro il Ministro ha poi affermato: “Riconoscere le specificità della donna è essenziale per delineare programmi ed azioni, per organizzare l’offerta dei servizi, per indirizzare la ricerca, per analizzare i dati statistici. In questo contesto le nuove tecnologie come l’AI possono dare impulso ad un approccio medico sempre più  orientato proprio sulla centralità della persona”.

Dopo il suo intervento ha preso il via la tavola rotonda: Le donne ci raccontano come mettere al centro della loro età la salute.

Hanno partecipato alla discussione l’attrice e cantante Clara Soccini e le attrici Cristina Donadio e Ilaria Ghira, per raccontare come mettere al centro la salute in base all’età e alle proprie esperienze di vita e professionali.

Un panel su donne e salute: la parola agli esperti

La seconda parte della Giornata è stata invece segnata da un confronto tra specialisti ed esperti di salute femminile.

Tra i temi al centro della giornata anche il benessere globale della donna, come l’importanza dello stile di vita e di buone abitudini alimentari come ricordato da Anna Maria Colao, Professore Ordinario e Primario di Patologia Neuroendocrina presso l’Università Federico II di Napoli.

Un tema affrontato anche da Nicola Colacurci, past president di SIGO e direttore del dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Luigi Vanvitelli” di Napoli. Per Colacurci l’obesità incide sulla fertilità: i problemi di peso incidono sul rischio di aborto spontaneo e di complicanze per le donne in gravidanza. Colacurci ha poi sottolineato l’importanza della promozione di una sessualità responsabile per contribuire a contrastare il fenomeno della denatalità.

Carla Vittoria Cacace Maira di Fondazione Atena Onlus ha invece posto l’attenzione sul tema della longevità. L’esperta ha quindi affermato: “L’aumento dell’aspettativa di vita vede oggi un vantaggio per le donne di poco più di 5 anni. Purtroppo, molto spesso gli anni di longevità sono gravati da disabilità, malattie tumorali, patologie cardiovascolari e metaboliche. Tutto ciò potrebbe avere un impatto sulla società e sulla spesa sanitaria nazionale e, se non vogliamo che i sistemi di welfare crollino di fronte alla pressione di milioni di anziani bisognosi di assistenza e cura, la longevità deve diventare una sfida collettiva da vincere attraverso politiche pubbliche e adeguati protocolli di prevenzione”.

Nicoletta Gandolfo, Direttore del Dipartimento Immagini e Coordinatore della Breast Unit Asl3, ha ricordato l’importanza della sinergia e della multidisciplinarietà per tutelare la salute della donna, che, come sottolineato da Annalisa Manduca, giornalista e divulgatrice scientifica, va raccontata e comunicata attraverso una narrazione empatica e autentica a seconda di tutte le fasce d’età.

Il ruolo e il contributo del mondo scientifico e sanitario

La successiva tavola rotonda della Giornata è stata aperta dai saluti di Francesco Saverio Mennini, capo del Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del Servizio sanitario nazionale del Ministero della Salute.

L’esperto ha posto l’accento sul tema della prevenzione e degli screeing, anche in un’ottica di gestione dei costi diretti e indiretti del SSN “In un’ottica di programmazione e gestione del SSN, è necessario individuare sempre maggiori e nuove strategie d’accesso e intervento, anche per ridurre costi diretti e indiretti. Il nuovo approccio sistematico dovrà prevedere la definizione e la condivisione di percorsi terapeutici specifici, organizzando la gestione secondo la prospettiva della medicina di genere e personalizzata”.

Hanno ribadito l’importanza della prevenzione e la necessità di PDTA personalizzati anche i presidenti e i responsabili delle società scientifiche che hanno collaborato durante la mattina di lavoro: SIGO, SIP, SIGG, FNOPO, GISEG, AGITE. Hanno contribuito alla discussione, mettendo in luce alcune problematiche che possono caratterizzare la salute femminile, da patologie che necessitano di più attenzione come l’endometriosi, ai disturbi del comportamento alimentare, anche le associazioni Fondazione Incontra Donna, ANDOS, AIDM, Fondazione Atena Onlus, Fondazione Onda, Associazione APE Endometriosi e Consultanoi – Disturbi del Comportamento Alimentare.

Le conclusioni e il supporto di LILT

L’incontro, moderato dalla giornalista Chiara Bidoli, si è concluso con l’intervento di Mara Campitiello, Capo della segreteria tecnica del Ministro della Salute, intervistata circa le prossime azioni del Ministero in materia di salute femminile.

Campitiello ha fatto riferimento ai dati dell’Hologic Global Women’s Health Index, analisi svolta negli scorsi mesi su un campione di 147.000 donne rispetto al proprio stato di salute: “Il quadro che l’indagine restituisce è drammatico: l’Italia si posiziona al 57esimo posto su scala globale per prevenzione. Un dato allarmante, per esempio, è che solo l’11% delle donne dichiara di essersi sottoposta a screening per tumore nell’ultimo anno e solo il 15% delle donne italiane si è sottoposta alla misurazione della pressione arteriosa. L’impegno è di invertire questa tendenza: la prima azione sarà migliorare la comunicazione, rendendola efficace e capillare. Le donne italiane devono iniziare a prendersi cura di sé stesse”.

Campitiello ha poi invitato le partecipanti a fermarsi all’esterno della Casa del Cinema, dove erano presenti anche unità mobili della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che hanno offerto visite e screening gratuiti, e all’interno punti informativi a cura di alcune associazioni che hanno aderito all’iniziativa.