Presentato alla Camera “Sanità Digitale. Inizia la rivoluzione?” Nuovo libro di Gianluca Polifrone

Martedì 21 dicembre è stato presentato, nella prestigiosa sede della Sala Conferenze della Camera dei Deputati a Roma, il nuovo libro di Gianluca Polifrone: “Sanità Digitale. Inizia la rivoluzione?” edito da LSWR Edizioni.

Presenti all’evento, organizzato da Edra, Gianluca Polifrone, autore del libro, Giorgio Palù, Direttore AIFA che ha contributo alla stesura di uno dei capitoli, Maria Stella Gelmini, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie e Andrea Mandelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati e Presidente FOFI.

Un nuovo percorso per ridefinire il settore dell’healthcare

Il volume si concentra sul processo di digitalizzazione sanitaria in Italia e cerca, in particolar modo, di individuare quali sono le opportunità e le sfide che attendono il nostro paese in materia digital health.

Come spiega l’autore, si tratta essere graduale e coerente con la crescita dell’empowerment digitale della società nel suo insieme. Tuttavia in Italia non è stato così.  Ci troviamo infatti di fronte ad una vera e propria rivoluzione che vede nella pandemia una causa scatenante e nel PNRR una causa efficiente.

All’interno del volume vengono messe a fuoco sfide e opportunità in materia di:

  • Telemedicina: la transizione verso i nuovi modelli, stato dell’arte e spunti per rendere omogenei e sostenibili i progetti italiani
  • Fascicolo sanitario elettronico: criticità e strumenti di potenziamento
  • Empowerment digitale del cittadino, Patient Support Program e Digital Therapeutics: strumenti indispensabili per facilitare i percorsi terapeutici e migliorare l’aderenza alla terapia delle cronicità
  • Real World Evidence e big data per il progresso di ricerca e cura: possibilità di incrementare interventi di telemedicina, di analizzare big data, di gestire in maniera efficace il problema della privacy e la necessità di riorganizzare i processi di gestione sanitaria, grazie all’informatizzazione
  • PNRR: dal tema irrisolto della governance agli investimenti su digitalizzazione e innovazione.

L’evento di presentazione: un momento di incontro e confronto

I problemi che affliggono la sanità italiana sono esattamente gli stessi che affliggono la Pubblica Amministrazione e riguardano la cultura del Paese. La sanità digitale è vittima di una mancata visione sistemica del settore, necessaria per dare l’impulso giusto alla modernizzazione. I tempi sono maturi per un Ministero dell’economia digitale. Uno strumento di raccordo tra le esigenze della sanità, della scuola, del lavoro e della giustizia”. Con queste parole Gianluca Polifrone ha esordito, intervistato da Ludovico Baldessin, per presentare il suo nuovo volume.

Polifrone è un esperto del tema e aveva già esplorato le problematiche relative al ritardo nella digitalizzazione in un precedente volume: Sanità Digitale. Prospettive e criticità di una rivoluzione necessaria(Edizioni LSWR, 2019), in cui aveva indagato le motivazioni che tengono il Paese ancorato a sistemi amministrativi anacronistici. In quest’ottica risulta ancora più interessante il lavoro di Polifrone che mette così in luce i risultati raggiunti e le sfide ancora aperte.

Il nuovo libro si arricchisce anche del contributo di Giorgio Palù che, ha proposto un’analisi dei nuovi scenari di salute abilitati dalla sanità digitale e dalla tecnologia.

Sanità digitale. Giorgio Palù è il coautore del volume Il MInistro Maria Stella Gelmini alla presentazione di Sanità Digitale alla Camera

Durante l’evento di presentazione Palù ha affermato: “La vera complessità sta nel interpretare queste informazioni quindi quello che vedo, e l’ho tracciato in quel breve capito che ho scritto, è che noi potremmo avere vantaggi nella ricerca, potremmo accorciare i tempi per la predizione di farmaci molecolari: stiamo già disegnando farmaci al computer […] tutto questo grazie all’intelligenza artificiale!”

Ha presenziato all’evento anche il Vicepresidente della Camera Andrea Mandelli, che ha voluto porre l’accento sulla digitalizzazione in relazione al tema della prossimità: “La pandemia ha accelerato notevolmente il nostro rapporto con la digitalizzazione. Il FSE integrato dal dossier farmaceutico è una modalità reale per essere a fianco del paziente che necessita di prossimità. Purtroppo, la fragilità del territorio si è spesso fatta sentire e troppe volte non siamo riusciti a filtrare le problematiche: diventa fondamentale puntare sulla riforma territoriale con il Dm 71.”

Ha invece concluso i lavori il Ministro Maria Stella Gelmini, che ha parlato dell’importanza del dialogo tra Stato e Regioni e della necessità di investire per continuare a guidare la transizione digitale: “Se durante la fase iniziale della pandemia vedevamo una contrapposizione tra Stato e Regioni, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale è chiaro che la lotta al Covid rappresenti una competenza statale. Non a caso stiamo guidando una transizione digitale che dobbiamo concretizzare: è necessario un dialogo forte e virtuoso tra Stato e Regioni, così come appare dispensabile rendere omogenei i diritti a livello nazionale. Il digitale va implementato anche e soprattutto nei territori più marginali, proprio dove l’affermazione della telemedicina e il potenziamento del FSE sono strumenti essenziali.”

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