Nasce l’Osservatorio sulla Salute Mentale in Italia

Webinar di presentazione: Osservatorio sulla salute mentale

Fondazione Brain Research Foundation Italia, in collaborazione con Edra, ha attivato il primo Osservatorio nazionale sulla salute mentale in Italia.

L’iniziativa è stata presentata nel corso di un webinar che ha visto la presenza di numerosi ospiti d’eccezione. Tra loro anche Beatrice Lorenzin, ex Ministro della Salute, membro della V Commissione (Bilancio, Tesoro e Programmazione) della Camera e Presidente dell’Osservatorio e Armando Piccinni, Psichiatra, Professore all’Unicamillus di Roma, Presidente della Fondazione BRF e Direttore dell’Osservatorio.

I relatori dell’evento

Durante il webinar, moderato da Ludovico Baldessin, Amministratore delegato di Edra, sono intervenuti anche:

  • Ernesto Caffo, Presidente “Telefono Azzurro” Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia;
  • Alessandro Padovani, Professore Ordinario di Neurologia, Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell’Università degli Studi di Brescia;
  • Luca Pani, Professore Ordinario di Farmacologia e Farmacologia Clinica all’Università di Modena e Reggio Emilia – Modena e Professore Ordinario di Psichiatria Clinica all’Università di Miami
  • Gabriella Pravettoni, Professore Ordinario di Psicologia Cognitiva e Direttore della Divisione Psico-Oncologia Istituto Europeo di Oncologia
  • Roberta Siliquini, Direttore Scuola di Sanità Pubblica dell’Università degli di Torino
  • Francesca Moccia, Vicesegretaria Generale di Cittadinanzattiva.

Obiettivi dell’osservatorio sulla salute mentale

Tanti gli obiettivi di questa iniziativa, tutti fondati su uno specifico presupposto: la salute mentale. Essa infatti è parte integrante della salute dell’individuo e fondamento per il benessere delle comunità e delle nazioni.

Purtroppo, l’importanza di questa tematica è stata a lungo sottovalutata e durante la pandemia la situazione si è aggravata ulteriormente.

Secondo l’Oms il 93% dei Paesi del mondo ha sospeso i servizi fondamentali per la salute mentale, mentre la richiesta di supporto psicologico è aumentata esponenzialmente.

Beatrice Lorenzin

È insomma il momento di invertire la rotta. Come spiegato dall’Onorevole Lorenzin: «È necessario, senza perdere ulteriore tempo, definire interventi capaci di mitigare il più possibile tutti gli effetti negativi fin qui riscontrati. Dopo due anni di pandemia, diventa ancora di più impellente la necessità di avere dati, di comprendere appieno l’impatto della pandemia sulla salute e sul benessere psicologico della popolazione tutta: dai bambini fino alle persone anziane».

Armando Piccinni

Il Professor Piccinni ha invece parlato dei dati che verranno raccolti dall’Osservatorio. Essi consentiranno infatti di elaborare una raccolta quadrimestrale e un report annuale da mettere a disposizione gli operatori sanitari, per aiutarli nella gestione di pazienti con malattie mentali.

Questi documenti saranno importanti non solo per i professionisti della salute ma anche per: «Gli organi medico scientifici in generale e gli organismi istituzionali. Questa potrà essere la spinta per individuare e per capire meglio quali sono le criticità e le necessità di questo ambito della salute e ci potrà dare anche un indirizzo regione per regione, zona per zona, di come le cose stanno andando».

Ernesto Caffo

Anche il Presidente di Telefono Azzurro ha evidenziato la  mancanza di dati a disposizione sulla salute mentale in Italia.

Un vuoto sicuramente legato ad uno scarso interesse politico che per lungo tempo ha circondato la materia; sebbene il contesto stia finalmente mutando. A questo proposito Caffo ha infatti affermato: «In questo momento numerose grandi organizzazioni internazionali hanno finalmente mostrato una maggiore sensibilità verso questi temi ed è quindi importante cogliere a pieno questo processo che si è innescato a livello internazionale. L’osservatorio si collocata quindi in un momento estremamente interessante e positivo.»

Roberta Siliquini

Altro punto fondamentale sui dati necessari allo studio della mente è stato sollevato da Roberta Siliquini: «Le patologie mentali si differenziano molto nettamente da altri tipi di malattie. Esse, infatti, colpiscono indifferentemente tutte le fasce di età: dai problemi di neuropsichiatria infantile alle demenze. Le patologie sono differenti anche perché dipendono da fattori di rischio anche molto diversi tra loro e che sono estremamente mutevoli nel tempo».

L’esperta ha quindi evidenziato il ruolo centrale che l’osservatorio può svolgere da questo punto di vista. Con questionari personalizzati rivolti a target eterogenei sarà in grado di inquadrare tutta una serie di problematiche molto diverse tra loro.

Alessandro Padovani

Padovani ha invece voluto mettere in risalto, tra i numerosi obiettivi dell’Osservatorio, quello che riguarda l’avvicinarsi di due approcci diversi allo studio delle malattie mentali. A questo proposito ha affermato: «Celebriamo attraverso questo osservatorio due mondi che generalmente tendono ad essere separati: quello dello stato di salute mentale, propriamente ambito di interesse della psichiatria e della psicologia e dall’altra parte la neurologia».

Gabriella Pravettoni

Infine, Gabriella Pravettoni ha evidenziato anche un altro degli obiettivi che potranno essere raggiunti grazie al lavoro svolto dall’Osservatorio: «Questo osservatorio ci permette non solo di avere dei dati […] ma anche di costruire una rete tra professionisti, tutti con le loro specificità, e ci permette di analizzare il tema della salute mentale, non solo per mettere a fuoco l’attuale situazione, ma per elaborare una serie di indicatori utili per il futuro.»