“Salute Mentale. Scenari, azioni e attori” è il titolo della conferenza stampata che si è svolta ieri in Senato. L’iniziativa è stata promossa della 𝐒𝐞𝐧. 𝐁𝐞𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐋𝐨𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐧, in collaborazione con Osservatorio sulla Salute Mentale – OMS, Rete Italiana Città Sane, Fondazione BRF e Edra S.p.A.
Come nasce l’Osservatorio sulla Salute Mentale
Le diagnosi di disturbi mentali sono in continua crescita, con aumenti del 30% soprattutto nelle categorie più fragili e nei più giovani.
I dati dell’OMS contano un 10-20% di bambini e adolescenti colpiti. Con il 75% delle malattie psichiatriche che insorge prima dei 25 anni e la metà che dà sintomi entro i 14.
Depressione e altre malattie psichiche saranno le più diffuse nel mondo già prima del 2030. In Italia le spese dirette e indirette incidono per il 4% del prodotto interno lordo, cui bisogna aggiungere l’impatto sul lavoro.
L’ Osservatorio sulla Salute Mentale nasce per monitorare lo stato della salute mentale in Italia. Obiettivo principale del suo operato è promuovere interventi legislativi, sanitari e sociali per promuoverla e tutelarla.
I risultati raccolti dalle sue indagini sono stati presentati durante la conferenza stampa “Salute Mentale. Scenari, azioni e attori”.
Nel corso dell’evento sono anche state valorizzate le migliori pratiche attive in quest’ambito come il Manifesto del Comune di Milano “Salute mentale bene in Comune”.
Il punto di vista dei protagonisti
Durante la conferenza sono intervenuti numerosi ospiti che hanno dato vita ad un dibattito aperto e multidisciplinare.
Dopo i saluti e l’introduzione della Sen. Beatrice Lorenzin, Presidente dell’Osservatorio e promotrice dell’iniziativa, è intervenuto il Prof. Armando Piccinni, Presidente Fondazione BRF.
“I dati ci restituiscono gravi deficienze legate alla carenza di personale e strutture, oltre a un’impossibilità cronicizzata nel creare delle catene assistenziali sufficienti. L’80% dei sanitari intervistati pensa che il numero di specialisti non sia congruo al numero dei cittadini, non garantendo quindi continuità nell’assistenza ai pazienti” questa una delle principali criticità segnalate da Piccinni.
Alberto Siracusano, Coordinatore del Tavolo per la salute mentale Ministero della Salute, ha spostato invece l’attenzione sull’operato del Governo. “La consapevolezza delle problematiche della salute mentale è fortemente alta negli addetti ai lavori, ma in modo altrettanto proporzionale c’è un distacco sulla cultura psichiatrica nella popolazione generale e in parte nel mondo politico. Una delle iniziative del Ministero è proprio quella di aumentare una cultura sulla salute mentale. Facendo riferimento al lavoro che stiamo svolgendo, abbiamo fatto oltre 40 audizioni impegnate nel campo della salute mentale.”
David Lazzari, Presidente Nazionale Ordine degli Psicologi ha portato la prospettiva dei 140mila psicologi italiani, affermando: “Abbiamo bisogno di pensare a una rete che svolga diverse funzioni a diversi livelli di questa piramide e c’è la necessità di rafforzare servizi di diagnosi e cura, creando una rete di assistenza primaria che nel paese manca”.
Roberto Pella, 5ª Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) e Vicepresidente vicario Anci, ha sottolineato invece che: “Noi come Anci abbiamo preso atto di questo decreto sulla non auto sufficienza, che va nella direzione degli anziani. Ma ci stiamo impegnando molto sul tema welfare e politiche giovanile, poiché sono coloro che hanno bisogno di ricevere maggiore aiuto e supporto”.
Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena ha evidenziato le azioni da intraprendere. L’esperto ha poi affermato: “Se non si pone attenzione al vero capitale della nostra salute mentale, che è il capitale umano, il sistema non riuscirà a progredire”.
Lamberto Bertolé, Assessore Welfare e Salute del Comune di Milano e Presidente Rete Città Sane OMS ha illustrato l’iniziativa del Manifesto “Salute mentale bene in comune”. Dopo aver spiegato le caratteristiche del progetto, ha affermato: “Dobbiamo provare a coprogettare con le realtà del terzo settore per mettere a sistema un insieme di servizi comunali. Lavorando su 4 assi principali: relazioni sociali, inserimento lavorativo, abitare e contrasto allo stigma”.
Marina Sereni, Responsabile Salute e Sanità Segreteria nazionale, Partito Democratico Vanessa Cattoi, V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) e Sandra Zampa, 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) hanno concordano sull’importanza da parte della politica di dare risposte concrete su un problema sempre più evidente per la società, offrendo strumenti adeguati ai territori per poter mettere in atto azioni concrete nelle zone più difficili.