Rappresentanti delle istituzioni, della comunità scientifica si sono riuniti a Palazzo Giustiniano per l’evento “Legge 33/2023 e i suoi decreti legislativi: verso un nuovo modello di integrazione ospedale-territorio per l’assistenza sociale e sanitaria domiciliare”. L’iniziativa è stata promossa dal Sen. Francesco Zaffini, in collaborazione con Edra e la Roman Academy of Public Health.
La legge delega sugli anziani: un’occasione di confronto
Nel corso dell’evento la sanità pubblica nel suo insieme ha discusso della Legge 33/2023.
Particolare attenzione è stata posta su un aspetto forse meno noto, ma altrettanto importante: l’assistenza domiciliare. Nella legge connotata da una integrazione vera delle valutazioni e degli interventi di matrice sociale, sanitaria e assistenziale.
L’evento è stato realizzato su iniziativa del Sen. Francesco Zaffini, in collaborazione con Roman Academy of Public Health e Edra Spa.
Coinvolte nell’organizzazione anche la Federazione FIASO e delle società scientifiche SitI e ASPHER.
Erano presenti alla conferenza, tra gli altri:
- Mons. Paglia, Presidente della Commissione per l’attuazione della riforma sociosanitaria per la popolazione anziana del Ministero della salute
- Maria Teresa Bellucci Viceministro e coordinatore del tavolo di Palazzo Chigi per la 33/2023
- Francesco Zaffini, Presidente della Commissione senatoriale Sanità e Affari sociali e relatore della Legge.
Gli highlights del dibattito
La visione della 33, come ha spiegato nel suo saluto il Presidente Paglia, è quella di reinventare la vecchiaia. In particolare garantendo il diritto, a tutti i 14 milioni di anziani del paese, partire di restare presso la propria abitazione e di ricevere in quel contesto le cure necessarie.
Non solo, la 33 esprime la necessità di una presa in carico continuativa della ADI, raccordandola con l’ospedale, sia dal punto di vista della medicina digitale che da quello delle dimissioni protette.
I diversi partecipanti hanno sottolineato la innovatività di una legge che per la prima volta dà “certezza del diritto per la assistenza agli anziani ” – sono le parole della Bellucci. L’Onorevole chiarisce poi: “anche attraverso la bollinatura ed il finanziamento della 33”.
Per altro verso le società scientifiche hanno voluto sottolineare come le tante novità della legge richiedano un regime di sperimentazioni che, dal basso, dai territori, consenta di aggregare i diversi attori – Aziende sanitarie, Ospedali, Comuni e ATS, Terzo settore, volontariato e Università, in iniziative che consentano una valutazione di efficacia e di gradimento.