Natalità: work in progress. Edra a fianco di Sigo per parlare di natalità

Per trovare nuove risposte all’attuale calo demografico,  la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) ha promosso, in partnership con Edra,  in collaborazione con Valore, l’evento “ Natalità: Work in progress. Insieme per una nuova primavera demografica”, che si è svolto lo scorso 14 settembre presso la Sala Regina della Camera dei Deputati a Roma.

Natalità: work in progress. Come nasce l’evento

In Italia già dal 1993 a oggi ogni anno ci sono più morti che nuovi nati. Ma il fenomeno si è acuito ulteriormente negli ultimi anni, anche a causa del Covid.

Come segnalato dall’Istat, questo trend sarebbe in peggioramento. Dai 59.2 milioni di cittadini del 2021 arriveremo a 57.9 milioni di cittadini nel 2030, per arrivare entro il 2070 a quasi 12 milioni di cittadini in meno. Cambierà inoltre il rapporto tra individui in età lavorativa: passerà da circa 3:2 nel 2021 a circa 1:2 nel 2050.

Le ricadute di questo fenomeno sono molteplici e, tra queste, rientrano anche quelle relative alla sostenibilità del SSN. Secondo le stime attuali, infatti, il numero di anziani non autosufficienti raddoppierà, rappresentando un problema molto serio. Il nostro SSN si sostiene infatti attraverso i cittadini che pagano le tasse in proporzione al proprio reddito e con il pagamento dei ticket relativi alle prestazioni sanitarie da parte di chi non ha diritto all’esenzione.

L’evento “Natalità: work in progress” nasce quindi per attivare un dibattito multidisciplinare, tra mondo scientifico, politico e istituzionale. L’iniziativa vuole inoltre mettere a fuoco interventi utili ad affrontare tale situazione e a concretizzare tempestivamente le migliori soluzioni attuative.

Highlights dai protagonisti

All’evento, trasmesso in diretta streaming dal canale eventi del Senato, ha partecipato un ricchissimo parterre di ospiti, con moltissimi esponenti delle istituzioni e del Governo.

Lorenzo Fontana, Presidente della Camera, ha voluto registrato un messaggio che è stato letto durante i lavori, sottolineando: “Il numero delle nascite nel nostro paese diminuisce di anno in anno. Questa tendenza è ulteriormente confermata dalle statistiche relative alla prima metà del 2023. La politica e le istituzioni hanno il dovere di intervenire tempestivamente con misure efficaci, rimuovendo, come si conviene in una democrazia, gli ostacoli che rendono oggi difficile a una giovane coppia la procreazione di un figlio”.

Nel suo discorso, il Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha invece preso un impegno preciso: “Oggi il contrasto al calo delle nascite è tornato ad essere una priorità, lo è per questo Governo per cercare finalmente di invertire la rotta. C’è però un aspetto sanitario sul quale occorre intervenire nell’immediato e riguarda la tutela della salute riproduttiva. Soprattutto se consideriamo che attualmente, sempre più coppie programmano di avere un figlio dopo i 35 anni”.

Secondo Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura: “La denatalità ha a che fare anche con un tema di modelli culturali  Perché oggi i modelli culturali non pongono al centro la famiglia, ma pongono altri temi culturali che non sto qui a contestare. Quindi il modello culturale è un tema centrale anche rispetto al tema demografico. E’ evidente che la politica deve porsi il tema della genitorialità della famiglia e anche dei relativi modelli culturali. La famiglia deve tornare a essere un modello positivo all’interno della società. Così purtroppo non è stato negli ultimi anni”.

Per Eugenia Maria Roccella, Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità: “Il nostro governo messo al centro il tema della denatalità. Questo ha funzionato per reimmettere nel dibattito pubblico il tema del calo demografico. Il valore della maternità e paternità non sono temi privati, ma danno il senso del nostro stare al mondo tutti insieme, il senso della comunità. Dobbiamo agire tornando a parlare di alcune cose, anche della fertilità come bene salute”.

La criticità dell’attuale situazione è stata confermata anche da Gian Carlo Blangiardo, già Presidente Istat, che ha illustrato alcuni dati esplicativi: “Nel primo trimestre del 1943 abbiamo avuto 241mila nuovi nati, mentre nei primi tre mesi del 2023 i nuovi nati sono stati 90mila. Dal 1977 la popolazione italiana è sotto il livello del ricambio generazionale. Dobbiamo avere la consapevolezza che siamo in un’emergenza che riguarda tutti”.

Le conclusioni della giornata sono state affidate a Nicola Colacurci, Presidente SIGO, che ha affermato: “Siamo stati i primi a vedere le culle vuote e ci siamo posti il problema. Quest’anno abbiamo ritenuto necessario pensare questo convegno e mettere insieme tutti gli attori che potevano andare a modificare questo trend, incidendo sul tema della denatalità. a 360 gradi. E’ necessario affrontare la genitorialità da diversi punti di vista, socio-sanitario, culturale, formativo e istituzionale. Mi auguro che questa giornata di confronto ci possa dare risultati concreti”.

Approfondisci i contenuti emersi

Per scaricare il programma dell’evento:  Programma SIGO 14 settembre

Per scaricare il report post evento: Report EventoSigo_Natalita_

Per rivedere i momenti salienti e i punti chiave emersi: Video Istituzionale SIGO