Mercoledì 4 dicembre, presso le prestigiose sale di Palazzo Giustiniani a Roma, si è tenuto il constitutive meeting di “Science for Cities. Alliance on Urban Health and Better Life”. L’iniziativa è promossa dalla Sen. Daniela Sbrollini in collaborazione con Health City Institute, Unesco Chair on Urban Health, Cities+ ed Edra S.p.A.
Science for Cities: obiettivi dell’alleanza
L’alleanza “Science for Cities” grazie ad oltre 100 qualificati e riconosciuti soggetti scientifici, si pone l’obiettivo di promuovere politiche e soluzioni innovative per affrontare le sfide sociali legate alla salute e al benessere nelle città moderne.
La salute, infatti, come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, è al centro dell’impegno dell’innovativa alleanza. L’obiettivo dell’alleanza è migliorare la qualità della vita urbana in modo sostenibile e inclusivo, attraverso una fattiva azione sui determinanti sociali nelle aree urbane.
Science for Cities è stata presentata in Senato alla presenza di esperti e rappresentanti delle istituzioni, durante il quale è stato lanciato il “Patto per la salute e il benessere delle città”.
Il Patto è rivolto da Science for Cities alle istituzioni, ai sindaci e ai cittadini per il benessere delle comunità. Il patto richiama quindi l’attenzione sull’urgente necessità di un cambiamento fondamentale nel nostro approccio complessivo per giungere a un mondo in cui l’umanità viva in armonia con la natura e costruisca comunità e città sostenibili e resilienti.
Come nasce Science for Cities
Science for Cities si ispira all’indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che considera la salute un “bene comune“.
Oggi infatti la metà della popolazione mondiale vive oggi negli ambienti urbani. Le città contribuiscono per il 70% alle emissioni globali di carbonio e per oltre il 60% all’uso delle risorse. In Italia circa il 37% della popolazione vive nelle aree metropolitane. In questo contesto, sono proprio gli ambienti urbani ad avere un ruolo primario nella tutela della salute pubblica.
L’inurbamento e l’urbanizzazione sono responsabili dell’aumento delle malattie croniche non trasmissibili come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e molti tumori. Tuttavia la pianificazione urbana consapevole e la sinergia tra istituzioni, accademia e società civile possono trasformare le aree urbane in ambienti più sani e resilienti.
Obiettivo di Science for Cities è quello di fare proprie le proposte emerse nel Pact for the Future, sottoscritto dall’Assemblea delle Nazioni Unite lo scorso 20 settembre, e traslarle nelle nostre città.
Questa alleanza nasce da un semplice assunto: siamo in un momento di profonda trasformazione globale e urge un cambio di rotta. I progressi nella scienza, nella tecnologia e nell’innovazione potrebbero offrire una svolta verso un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
La scelta spetta a tutti noi, istituzioni, scienziati, cittadini e assieme dobbiamo trovare sinergie per investire e costruire il futuro delle nostre città. Ecco quindi che attraverso azioni concrete, le realtà scientifiche riunite in Science for Cities si impegnano per avere città giuste, eque, inclusive, sostenibili e in prosperità. Insomma, un mondo in cui benessere, salute, assistenza sanitaria e dignità siano assicurati a tutti i cittadini.
I Protagonisti del Constitutive Meeting
Nel corso dell’incontro sono stati anche condivisi i messaggi di Orazio Schillaci, Ministro della Salute, e di Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca. Sono intervenuti in presenza all’evento, moderato da Ludovico Baldessin, CEO Edra e da Federico Serra, Segretario Generale Health City Institute e CITIES+:
- Andrea Lenzi, Presidente CNBBSV della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente dell’Health City Institute
- Barbara Gallavotti, biologa e divulgatrice scientifica
- Roberto Pella, Deputato, Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città e Vicepresidente ANCI
- Daniela Sbrollini, Senatrice, Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città
- Guido Quintino Liris, Senatore, Presidente intergruppo parlamentare per la prevenzione e le emergenze sanitarie nelle aree interne marginali, le aree montane e le isole minori
- Raffaella Bucciardini, Primo Ricercatore Centro Nazionale Salute Globole, ISS
- Veronica Nicotra, Segretario generale ANCI
- Paolo Pedone, Presidente Consiglio Universitario Nazionale
- Marco Mancini, Presidente Comitato nazionale valutazione della ricerca (CNVR) del MIUR
- Francesco Caroli, Coordinatore della Rete Città Sane italiane dell’OMS
- Gian Marco Revel, Coordinatore Città Sostenibili di Ecomondo e Key Energy
- Giuseppe Scarascia-Mugnozza, Head of Biocities Facility at the European Forest Institute – EFI
- Roberta Siliquini, Presidente S.I.t.I.
Le dichiarazioni degli esperti
“L’interconnessione e la collaborazione sono gli ingredienti fondamentali per progredire nel campo della sostenibilità e della qualità della vita” – ha detto nel suo videomessaggio, il Ministro Anna Maria Bernini. “È un processo che deve costruirsi mediante l’impegno di tutte le discipline scientifiche e di tutti gli attori, quali istituzioni, imprese, cittadini. Ecco perché l’università cerca di offrire diversificazione nell’offerta formativa e, anche tramite i moderni campus, un modo di vivere diverso, puntando sul verde, sul digitale e sulla rigenerazione urbana”.
La Senatrice Daniela Sbrollini ha invece sottolineato: “L’urbanizzazione è una delle maggiori sfide del nostro tempo rispetto alla salute delle comunità e degli individui, dobbiamo affrontarla con tutti gli strumenti a disposizione, in un approccio globale. In questo contesto l’alleanza del mondo della scienza riunito in Science for Cities costituisce una risorsa unica e innovativa. Il fenomeno della grande urbanizzazione va conciliato con il diritto di ogni cittadino a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano. Occorre insomma incoraggiare gli stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie e ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie favorendo l’invecchiamento attivo”.
Anche secondo il Prof. Andrea Lenzi: “È essenziale sviluppare una roadmap che affronti la relazione tra urbanizzazione e salute, in linea con le raccomandazioni dell’OMS e con il Pact for the Future dell’ONU. La roadmap dovrà affrontare l’esposizione a fattori ambientali come inquinamento e gestione dei rifiuti, che aumentano i rischi per la salute urbana. Inoltre, dovrà individuare azioni per ridurre le disparità e garantire a tutti i cittadini una vita sana.”
Di grande interesse anche l’intervento del Senatore Guido Quintino Liris: “Il Patto proposto oggi dalla comunità scientifica riunita in Science for Cities rappresenta una preziosa occasione per integrare conoscenza e azione nelle aree interne e montane. Sta a noi, come rappresentanti delle istituzioni, della politica e delle amministrazioni locali, raccogliere questa sfida, ponendo tali tematiche al centro dell’agenda politica e trasformandole in iniziative concrete e sostenibili per il benessere delle comunità”.