La ricerca biomedica e il rapporto tra pubblico e privato

Ieri, nella splendida cornice del Nobile Collegio Chimico-Farmaceutico di Roma, si è svolta la presentazione del primo Libro Bianco sulla “Ricerca Biomedica e il rapporto tra pubblico e privato”. Il progetto è nato in seguito ai risultati emersi dalla Ricerca Indipendente sviluppata nel 2019 dagli stessi promotori del Libro: la Società Scientifica di Medicina Interna FADOI e Fondazione Roche.

L’evento, promosso da Fondazione Roche e da FADOI, con la collaborazione di Edra, ha visto il coinvolgimento di autorevoli esperti nazionali.

Un’occasione per sviluppare la collaborazione tra pubblico e privato

Il Libro Bianco nasce in seguito alla registrazione di alcuni dati concreti:

In Italia solo l’1,4% del PIL è destinato alla ricerca, rispetto ad una media UE del 2,07%;
Il 90% degli investimenti per la ricerca clinica è oggi sostenuto da aziende private;
Per ogni euro pagato dallo sponsor alla Istituzione/Ospedale per una sperimentazione clinica, si genera un risparmio per il Servizio Sanitario di 2,2 euro grazie alla fornitura gratuita del farmaco;
Il numero di ricercatori rispetto agli occupati in Italia è inferiore alla media europea (6,3 ogni 1000 occupati rispetto a 8,9).

Questi dati dimostrano chiaramente come in Italia il quadro relativo alla ricerca è infatti caratterizzato da forti resistenze a livello culturale e politico, oltre che da un panorama normativo particolarmente complesso, che non facilitano né incentivano lo sviluppo di collaborazioni/sinergie fra Enti pubblici (con i loro diversi profili giuridici) e soggetti privati (soggetti for profit o del Terzo settore).

Alla luce di queste conclusioni è evidente come sia fondamentale valorizzare e potenziare la ricerca biomedica nell’ottica di migliorare la collaborazione tra pubblico e privato, a beneficio del Servizio Sanitario Nazionale e quindi di tutti i cittadini italiani.

Il punto di vista dei relatori sul Libro Bianco

A margine dell’evento anche i protagonisti dell’iniziativa hanno voluto commentare i temi emersi durante la presentazione del Libro.

Tra loro anche Mariapia Garavaglia, Presidente di Fondazione Roche, l’associazione promotrice del progetto, che ha voluto sottolineare come: “La ricerca è da sempre il cuore delle attività che Fondazione che sostiene con forte impegno, non solo sotto forma di finanziamenti per la comunità scientifica, ma anche attraverso iniziative di formazione e informazione per far comprendere quanto una ricerca di qualità sia preziosa per i giovani, per gli scienziati, per i pazienti e per l’intero Paese. Pertanto, siamo convinti che promuovere una giusta e sana collaborazione tra pubblico e privato possa fare la differenza in quanto garantisce benefici a livello economico, ma soprattutto soluzioni sempre più efficaci per la salute del nostro Paese”.

Anche Gualberto Gussoni, Direttore Scientifico FADOI nonché direttore scientifico del progetto insieme a Sergio Scaccabarozzi della Direzione Scientifica della Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia, ha voluto ricordare come la pandemia abbia aumentato la consapevolezza circa l’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato per sostenere la ricerca scientifica: “Con CoViD-19 abbiamo compreso il ruolo significativo che il supporto pubblico può esprimere per accelerare e amplificare lo sviluppo e la disponibilità per i cittadini e i pazienti delle tecnologie per la salute. La gestione dell’emergenza ha evidenziato l’importanza di una visione strategica in tema di salute pubblica, dove la collaborazione pubblico-privato può fare la differenza e rendere il nostro Paese più competitivo”

Durante i lavori dell’evento di presentazione del Libro Bianco hanno portato il loro contributo anche la Prof.ssa Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e l’On. Roberto Speranza, Ministro della Salute: un segnale che dimostra un impegno concreto da parte delle istituzioni a superare gli ostacoli ancora presenti in Italia, che impediscono una piena e soddisfacente collaborazione tra settore pubblico e privato nel campo della ricerca biomedica.

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