Edra, con il contributo non condizionante di Takeda Italia, ha presentato il white paper dedicato all’uso del Lean Management in sanità. L’evento si è svolto lo scorso 23 gennaio presso la prestigiosa sede del Centro Studi Americani alla presenza di numerosi esperti del settore.
Lean Management: cos’è e perché applicarlo in sanità
L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche rappresentano una sfida importante per il SSN. In Italia, nel 2023, l’età media ha raggiunto i 48,4 anni, la più alta nell’UE, e il 24% della popolazione ha più di 65 anni.
A fronte di tale situazione, è sempre più importante trovare soluzioni innovative per garantire la sostenibilità del
sistema, per affrontare il divario tra i bisogni assistenziali e le risorse disponibili.
Il Lean Management emerge come uno strumento promettente per ottimizzare i processi sanitari, ridurre gli sprechi e mantenere elevati standard di qualità delle cure.
In ambito sanitario, questa metodologia si rivela particolarmente efficace poiché mira a migliorare l’efficienza dei servizi, aumentando la soddisfazione del paziente e la qualità delle cure.
Applicare i principi Lean in sanità significa riorganizzare i flussi di lavoro e le attività cliniche per garantire una gestione più snella e integrata, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’assistenza. Questa strategia non permette unicamente migliori benefici per i pazienti, ma consente anche di contenere i costi, allineando gli obiettivi di cura con le esigenze di qualità e sostenibilità del sistema sanitari.
Il progetto GoLean e il white paper
Lo scorso 23 gennaio, presso il Centro Studi Americani, è stato presentato il progetto “Go Lean: Il Lean Management nella Sanità italiana: esperienze di successo e prospettive future per la sostenibilità del Sistema Sanitario”. Nel corso dell’incontro è stato presentato il white paper omonimo, con l’obiettivo di stimolare un dibattito sull’applicazione del Lean Management nella sanità italiana.
“Go Lean” ha riunito esperti del settore sanitario, accademico e istituzionale impegnati ad affrontare le attuali sfide del sistema salute. I professionisti del settore hanno messo in luce le caratteristiche di tale approccio, evidenziando come possa migliorare l’efficienza dei servizi, riducendo gli sprechi.
È emerso inoltre come il Lean Management, analizzando i processi e massimizzando il valore per il paziente, può rendere il sistema sanitario più efficace e reattivo.
Tra le proposte chiava emerse dal progetto:
- istituzione della figura del Direttore Operativo nelle aziende sanitarie, con la certificazione Lean o Lean Six Sigma tra i requisiti;
- promozione della certificazione Lean come requisito preferenziale per gli incarichi di funzione e nelle modalità di accreditamento delle strutture sanitarie;
- formazione obbligatoria Lean nei piani formativi aziendali e nelle facoltà di Medicina Scienze Infermieristiche;
- inserimento degli interventi Lean nei sistemi di gestione delle performance aziendali, integrandoli con gli obiettivi di outcome sanitario;
- creazione di iniziative premianti nazionali, come il modello Shingo Prize, per incentivare l’applicazione della metodologia Lean in aree funzionali critiche come sale operatorie e pronto soccorso;
- supporto da parte di AGENAS per la diffusione del Lean Management e monitoraggio delle progettualità nel settore sanitario.
Le dichiarazioni degli esperti
In apertura dell’evento è intervenuto Americo Cicchetti, Direttore generale della programmazione sanitaria, Ministero della Salute. L’esperto ha sottolineato come negli ultimi anni il SSN abbia fatto notevoli passi avanti soprattutto in ambito ospedaliero; in seguito ha specificato: “È fondamentale proseguire su questa strada per due motivi principali: il primo riguarda il rafforzamento del sistema degli standard nazionali e la necessità di rivedere alcuni parametri per l’attuazione dei livelli essenziali di assistenza. Gli standard sono cruciali per tradurre questi livelli in servizi e prestazioni omogenei a livello nazionale. Il secondo motivo riguarda l’aspetto economico: nel 2024, il Ministero dell’Economia ha avviato u programma di analisi e valutazione della spesa che coinvolge tutta la pubblica amministrazione, con particolare attenzione agli enti centrali”.
Anche secondo Paolo Petralia, Direttore generale ASL4 S.S.R. Ligure, Chiavari e Vicepresidente vicario FIASO: “L’approccio Lean può davvero fare la differenza. Il nostro obiettivo è fornire strumenti concreti per promuovere il cambiamento aziendale, e la metodologia Lean è uno di questi. Essa è in grado di aumentare l’efficienza e, soprattutto, di rendere gli operatori e chiunque la adotti più consapevoli e responsabili del valore che può emergere dal suo utilizzo. Credo che nelle nostre aziende ci sia bisogno di rendere più efficienti i servizi e i modelli organizzativi, e la metodologia Lean è il modo giusto per farlo”.
Tra i protagonisti dell’evento anche Mattia Altini, Presidente SIMM e Direttore dell’Assistenza ospedaliera della Regione Emilia-Romagna. Secondo l’esperto: “La strategia del valore è oggi l’unica opzione credibile per rendere sostenibile il SSN. È necessario ridistribuire i bisogni nei luoghi più appropriati, identificando il contesto che massimizza il valore delle risorse impiegate. Si tratta di un cambiamento culturale: in questa ottica, il Lean rappresenta uno strumento fondamentale per tradurre un concetto teorico in pratica quotidiana”.
Tra gli intervenuti anche Giovanni Gorgone, Direttore Generale ASL Asti, che ha parlato di come: “Nel corso della mia esperienza ventennale con l’approccio Lean, ho potuto constatare come possa trasformare i processi all’interno delle strutture sanitarie. In diverse esperienze svolte nella regione Puglia, l’obiettivo non è stato l’abbassamento dei costi, ma piuttosto il miglioramento funzionale. Un esempio concreto è il trattamento dei tumori della mammella e dei polmoni, dove siamo riusciti a ricondurre al PDTA quasi il 74% dei pazienti”.