Si è conclusa lo scorso sabato 22 ottobre la IX edizione di FarmacistaPiù. La manifestazione si è confermata un irrinunciabile appuntamento per la categoria, che guarda al futuro per ripensare la tutela della salute.
Il Congresso, promosso da Fondazione Cannavò, Federfarma e Utifar con il patrocinio di FOFI e l’organizzazione di Edra ha ottenuto una massiva adesione da parte dei farmacisti. Da giovedì 20 a domenica 22 ottobre hanno partecipato in oltre 12mila ai 30 convegni proposti, animati da 137 relatori.
Per il secondo anno consecutivo l’evento si è svolto in modalità phigital: alternando cioè eventi in presenza a Congressi su piattaforma digitale.
Riflettori puntati sul futuro della sanità territoriale e nuovo ruolo del farmacista
Il Congresso, come ogni anno, si è rivelato un momento di scambio e confronto per fare il punto sui futuri scenari del sistema farmacia.
La cerimonia di apertura, con la consegna dei premi di FarmacistaPiù, si è svolta totalmente in presenza nella suntuosa cornice del Grand Hotel Plaza di Roma. Subito dopo la cerimonia, si è aperto il dibattito tra i Presidenti delle Federazioni e i nuovi rappresentanti della farmacia eletti in parlamento: Marcello Gemmato, Roberto Bagnasco, Carlo Maccari e Marta Schifone. Obiettivo comune: consolidare le conquiste ottenute dai farmacisti dopo la pandemia.
Molto intensa anche la giornata di venerdì 21 dove si è parlato, tra le altre cose, di:
- profilassi vaccinale in farmacia, in relazione al nuovo ruolo del farmacista vaccinatore;
- futuro degli scenari farmaceutici, con un dibattito tra alcuni dei principali rappresentati del settore farmaceutico;
- medicina di genere in farmacia e l’importanza del ruolo del farmacista anche nella prevenzione;
- sviluppi futuri dei point care test, sia all’estero che in Italia.
Inoltre, particolare rilevanza, hanno avuto due eventi streaming dedicati a: commento dei poster scientifici di questa edizione e presentazione della nuova versione della piattaforma Farma Lavoro, progettata da Edra.
La giornata conclusiva di sabato si è aperta con un simposio in presenza, svoltosi presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico di Roma. Al centro del dibattito la riforma che ha reso abilitante la laurea in farmacie e modificato il curriculum dei futuri giovani aspiranti alla professione.
Per quanto riguarda invece gli eventi streaming si è parlato ad esempio di:
- gestione dell’ipercolesterolemia e ruolo del farmacista, anche nei programmi di screening;
- valore sociale del farmaco equivalente e importanza della comunicazione farmacista-cittadino;
- ruoli e compiti del farmacista volontario.
La cerimonia conclusiva di FarmacistaPiù
Le cerimonia di chiusura di quest’anno si è svolta con uno sguardo già rivolto al futuro: la prossima edizione segnerà infatti il decimo anniversario del Congresso.
Subito dopo, Andrea Mandelli, Presidente FOFI e Congresso, ha ringraziato i partecipanti e gli organizzatori dell’evento. “Ringrazio sentitamente i relatori per il loro contributo e i colleghi per il tempo che hanno potuto dedicare a questa nona edizione del Congresso nazionale. FarmacistaPiù è la casa di tutti i farmacisti italiani: uno spazio di discussione ormai tradizionale, che mettiamo a disposizione alla categoria, una formula consolidata e di successo”.
Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente di Fondazione Cannavò e Vicepresidente FOFI, si è invece rivolto al nuovo Governo.
“Il caso ha voluto che questa edizione si concludesse in coincidenza con il giuramento del nuovo governo. Faccio i miei migliori auguri, auspicando che sia disposto ad ascoltare le nostre istanze. Per la categoria, dopo il cammino fatto in questi anni, si tratta di percorrere l’ultimo miglio: remunerazione, nuova convenzione, servizi”.
Anche Marco Cossolo, Presidente di Federfarma, si riconosce nel pensiero del Senatore. “L’evoluzione della farmacia non si può fermare: il prossimo obiettivo è strutturare i servizi in maniera organica e sistematica sul territorio, in accordo con il SSN. Come ci è stato ampiamente riconosciuto, abbiamo tutti gli strumenti per far rinascere il futuro della sanità del nostro paese” .
Infine Eugenio Leopardi, Presidente Utifar, ha concluso: “La professione sta cambiando profondamente, bisogna adeguarsi alle nuove condizioni. Le competenze acquisite vanno consolidate, così come il dialogo con le istituzioni, affinché continuino a riconoscerle come importanti