F.I.T. Future of Innovation Together! L’evento per dare evidenza ai MEA

Evento istituzione F.I.T Future of innovation together

Si è svolto lo scorso 10 ottobre a Palazzo Montecitorio l’evento istituzionale F.I.T – Future of Innovation Together! Realizzato da Edra S.p.A. spa, con il supporto di Novartis Italia, è stata un’occasione per approfondire la tematica dei 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐝 𝐄𝐧𝐭𝐫𝐲 𝐀𝐠𝐫𝐞𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐬 (MEA).

I MEA: cosa sono e perché sono così importanti

I Managed Entry Agreements o MEA sono accordi di accesso condizionato al mercato per farmaci innovativi e/o ad alto costo che consentono di mettere a disposizione nuovi trattamenti per i pazienti. Pur nell’incertezza data dalla mancanza di informazioni su benefici terapeutici o costi effettivi.
Sono validi strumenti che consentono alle Autorità regolatorie di rispondere alla sfida di disporre di risorse sempre più limitate a fronte di un continuo aumento dei costi delle nuove terapie.

In questo l’AIFA – e quindi l’Italia – è tra le nazioni leader a livello mondiale, avendo introdotto i MEA già da alcuni anni e i Registri di monitoraggio a loro supporto.

Risulta fondamentale cogliere l’opportunità di sviluppare e implementare i MEA, costruendo un dialogo efficace con politici e con le istituzioni, e mettere insieme diverse esperienze a livello delle singole Regioni.

Da queste premesse e su iniziativa dell’On. Vanessa Cattoi, Membro della V Commissione, Bilancio, Tesoro e Programmazione, in collaborazione con Edra e con il supporto di Novartis è nato l’evento F.I.T – Future of Innovation Together!

Future of Innovation Together! Il punto di vista degli esperti

Alla tavola rotonda sono intervenuti diversi eccellenti relatori per fare il punto su quanto ancora c’è da fare nell’ambito dei Managed Entry Agreements (MEA).

L’Onorevole Vanessa Cattoi, promotrice dell’evento, ha aperto la discussione affermando: “L’accesso alle terapie innovative è un diritto per il paziente, queste tuttavia devono essere considerate non come un onere per lo stato, ma come un investimento. In termini di efficientamento della spesa sanitaria, noi abbiamo una serie di benefici che devono essere valorizzati. Deve esserci consapevolezza delle possibilità che vengono dalla ricerca. Dall’altro canto bisogna trovare delle soluzioni sostenibili da parte del bilancio dello Stato. Questo per fare in modo che ci sia la possibilità di rendere disponibili a più pazienti possibili i benefici della scienza”.

“L’Italia è stata tra i primi paesi Europei a introdurre i MEA, rendendo accessibili le terapie innovative che altri paesi, sia europeo che extraeuropeo, hanno avuto difficoltà ad adottare” ha invece ricordato Eugenio Mercuri, Direttore del dipartimento Scienze della Salute della donna, del bambino e di sanità pubblica del Policlinico Gemelli.

L’esperto ha poi aggiunto: “Ora c’è la necessità di avere registri di malattie, ma anche registri accademici che vadano di pari passo con i registri regolatori. E’ necessario rafforzare in Italia il legame tra mondo medico-scientifico e quello regolatorio”. 

Anche Luca Pani, Prof. Ordinario di Farmacologia e Farmacologia Clinica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e di Psichiatria Clinica dell’Università di Miami, concorda sull’importanza di continuare ad investire nei MEA. A questo proposito afferma: “I MEA, a mio giudizio hanno e avranno lunga vita, anche se cambieranno nella forma. Ma dobbiamo continuare ad avere un’azione innovativa e proattiva sul tema”.

Guardando al futuro Barbara Rebesco, Direttore politiche del Farmaco della Regione Liguria, ha sottolineato come: “L’obiettivo comune di garantire l’accesso ai farmaci innovativi è sempre più imprescindibilmente legato alla sostenibilità. Vanno coniugati questi due elementi. Sicuramente i registri attivi dal 2005 sono uno strumento per garantire l’appropriatezza delle terapie. Ma è’ necessario anche cambiare il paradigma e vedere il farmaco come un investimento.”

Infine Filippo Giordano, Vice President, General Manager Novartis Gene Therapies Italy & Greece, ha portato il punto di vista dell’industria farmaceutica. L’esperto ha dichiarato: “Diventa sempre più importante imparare a collaborare insieme, attraverso questi tavoli, ognuno nel proprio ambito. Questo permetterà di superare le criticità per raggiungere l’obbiettivo finale, ovvero rendere accessibili e sostenibili le terapie avanzate, con modelli di rimborso innovativi.”

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