Lo scorso 26 settembre, presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico a Roma, su iniziativa di Fondazione Ricerca e Salute (ReS) e dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata (Fmp) si è tenuta la I^ Conferenza Nazionale sulla Oncologia Mutazionale in Italia.
L’iniziativa vanta inoltre il patrocinio di Alleanza Contro il Cancro, AIOM, Cittadinanzattiva, CIPOMO, F.A.V.O, Fondazione IncontraDonna, FICOG e SIAPeC e il contributo non condizionante di Pfizer, Daichii-Sankyo|Astrazeneca, AstraZeneca, Novartis, Astellas, Amgen, Servier, Roche, GSK e Bayer.
Gli obiettivi da raggiungere in oncologia mutazionale
L’ Oncologia Mutazionale rappresenta un avanzamento rilevante della Oncologia di Precisione, che può offrire importanti innovazioni terapeutiche, aprire nuove conoscenze in relazione alla complessità dei meccanismi dei tumori e sviluppare nuove opportunità di ricerca.
Durante la Conferenza sono emersi principalmente tre obiettivi da raggiungere in questo ambito. In particolare:
Sono tre gli obiettivi che si è posta la conferenza nazionale di oncologia mutazionale.
- Diffondere la conoscenza e assicurare l’implementazione del modello mutazionale in Italia. Un modello che consente ai pazienti, sulla base della profilazione genomica estesa (NGS), di ricevere trattamenti a target molecolare con farmaci non ancora autorizzati e rimborsati.
- Supportare la creazione di programmi di formazione e aggiornamento, per lanciare un Academy Nazionale online per diffondere la cultura e la conoscenza sulla Oncologia Mutazionale.
- Infina, la presentazione e la discussione degli studi e delle ricerche cliniche in corso sulla oncologia mutazionale. Essi possono offrire ai pazienti oncologici la possibilità di avere una profilazione genomica estesa e nuovi trattamenti target.
Gli highlights dai protagonisti
Nel corso della conferenza, organizzata con il supporto di Edra, sono intervenuti alcuni dei maggiori esponenti in quest’ambito.
Tra loro anche Nello Martini, Presidente della Fondazione ReS, che durante il suo intervento ha parlato dell’importanza dell’oncologia mutazionale per il paese. L’esperto ha poi riassunto le necessità in quest’ambito, affermando: “Per sviluppare un progetto nazionale serve: il consenso delle società scientifiche, l’istituzione dei Molecular Tumor Board (MTB), e dei centri di Profilazione genomica estesa (NGS), l’accesso e il finanziamento dei test di profilazione genomica e dei farmaci oncologici. Saranno fondamentali inoltre la piattaforma genomica nazionale e la creazione di un’Academy nazionale, con un corso superiore on line in Oncologia Mutazionale”.
Per Paolo Marchetti, Presidente della Fondazione Fmp. “L’Oncologia mutazionale in Italia ha subito un’accelerazione grazie all’impegno dei ricercatori, dei medici, del ministero della Salute e dalle Regioni. Si tratta di pazienti che hanno già esaurito le loro linee di trattamento e sono stati inclusi in un percorso specifico. Già 10 Regioni hanno stabilito la necessità di creare un MTB per governare questo processo.”
Parlando del futuro, Marchetti ha poi spiegato che: “Entro il primo trimestre del 2024, inoltre, partirà un nuovo progetto, Beyond the Rome Trial, cui hanno aderito più di 70 centri in tutta Italia, con l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità nazionale una serie di dati. Verificare quali sono le alterazioni genomiche specifiche, riconoscere i meccanismi che ci permettono di individuare il farmaco, ma soprattutto le dinamiche molecolari che possono interferire negativamente sull’attività di questi farmaci”.
Infine, Francesco Perrone, Presidente Eletto AIOM, ha sottolineato: “Nel corso degli ultimi anni aumenta la nostra conoscenza di bersagli molecolari, aumenta la nostra disponibilità di farmaci che possono colpirli. Quando questo si realizza nella pratica clinica si ottengono risultati efficaci e il paziente paga meno in termini di effetti collaterali, rispetto ad altri trattamenti che sono meno mirati. Perché questo processo riguardi sempre più pazienti, dobbiamo aspettare da un lato il progresso delle conoscenze scientifiche, dall’altro far si che l’organizzazione del nostro servizio sanitario nazionale sia in grado di rendere accessibili queste terapie ad un maggior numero di persone”.
Per rivedere la diretta: https://www.youtube.com/watch?v=IPEjvIYwE0w