La ricerca di alto livello parla poco con le industrie: un limite tipico dell’Italia che nei prossimi anni potrebbe essere superato.
Per questo motivo nasce la piattaforma ITTBiomed, Innovation & Technology Transfer in Biomedicine. Il portale, realizzato da Edra, è stato lanciato lo scorso19 settembre al Milano Innovation District-MIND, con la sponsorizzazione di Lendlease.
La piattaforma ITTBiomed è parte di una nuova iniziativa che comprende una nuova testata ed un luogo virtuale. Nasce per far dialogare stakeholder pubblici, privati, venture capital, start-up, università, ospedali su temi di ricerca pura e traslazionale negli ambiti biotech e farma.
La piattaforma, in inglese, faciliterà scambi interdisciplinari fra centri di ricerca italiani e stranieri, mondo industriale, istituzioni come l’Agenzia nazionale del farmaco.
Highlights dall’evento
Ad aprire e moderare l’evento, Ludovico Baldessin, Amministratore delegato di Edra. Il CEO Edra ha spiegato: “L’Italia eccelle nella ricerca biomedica ma deficita nella capacità di trasformarla in industria e valore economico. ITTBiomed catalizza l’evoluzione culturale e di competenze, attiva nuove connessioni su scala globale e traccia un percorso per sviluppare innovazione e trasferimento tecnologico”.
L’obiettivo del progetto, come spiega Giorgio Racagni Direttore Scientifico di ITTBiomed, è valorizzare il potenziale italiano nelle aree dell’innovazione, del trasferimento tecnologico, della produzione e dell’accesso ai farmaci innovativi.
Racagni ha infatti spiegato «Il peso del biotech nelle scienze farmaceutiche cresce, dal 20% dei farmaci prodotti nel 2012 andrà a costituire l’80% nel 2030. L’Italia è tra i poli di eccellenza in Europa ma deve aumentare la sua capacità attrattiva verso i venture capital, e favorire la collaborazione tra pubblico e privato».
«Il nodo da risolvere è come trasferire la ricerca che facciamo in prodotti per terapia e diagnostica», sintetizza invece Monica Di Luca, Direttrice del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari Unimi, e fa l’esempio delle Neuroscienze, disciplina di cui presiede la Federazione europea.
Nel corso del forum sono intervenuti poi Marco Zibellini di Farmindustria e Luca Pani docente di farmacologia Università Modena e Reggio e di Psichiatria all’Università di Miami. Gli esperti hanno citano progetti europei come l’Innovative Institute of Health che fa dialogare protagonisti della ricerca di paesi diversi nell’ambito di colloqui bilaterali forieri di accordi; o locali come FIT-Fondazione Innovazione e Trasferimento di Regione Lombardia.
Infine Paola Testori Coggi, goà Direttore Generale Salute della CE ed oggi Ambassador for Future Healh and Federate Innovation al MIND, ha parlato approvazione entro primi del 2024 di un regolamento sull’uso dei dati sanitari e sul loro uso a scopi di ricerca.
Oltre che da cittadini e sanitari, i dati potranno essere attinti da aventi interesse e diritto, previa richiesta, senza particolari difficoltà. Essi saranno interoperabili, mutualmente leggibili dai sistemi sanitari dei 27 stati membri. L’Italia è in prima linea nel realizzare un regolamento che contemperi diritti dei pazienti e progresso.
Tutti i protagonisti del lancio di ITTBiomed
Oltre alle personalità di spicco già citate, hanno partecipato all’iniziativa:
- Sergio Abrignani, Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università degli Studi di Milano;
- Fabrizio Greco, Presidente di Assobiotec;
- Pierluigi Paracchi, CEO e Co-fondatore Genenta (Nasdaq: GNTA);
- Fabio Bianco, Chief Scientific Officer, Bio4dreams;
- Marco Baccanti, Direttore Generale della Fondazione per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (FITT);
- Fiorenza Lipparini, Strategic Partner MIND; Co-Founder and Managing Partner PlusValue;
- Riccardo Pietrabissa, Rettore dello IUSS, Pavia, Italia; Coordinatore della Commissione CRUI per la Valorizzazione della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico.