Si è conclusa a Roma la prima tappa del Caring For Wounds, l’innovativo laboratorio Angelini nel wounds care ideato e realizzato da Edra che si propone di promuovere e diffondere conoscenze e le best practices nella gestione delle ferite acute e croniche in ambito ospedaliero. Ispirato ad una visione multidisciplinare del wound care, il progetto ha visto la partecipazione di medici, infermieri e farmacisti ospedalieri in un percorso in cui si integrano le conoscenze scientifiche della Evidence Based Medicine (EBM) con le esperienze cliniche maturate in questi ultimi anni da tutti gli operatori impegnati nel management delle ferite acute e croniche.
Complementarietà, collaborazione ed integrazione sono aspetti fondamentali di un approccio efficace al wound care, che il progetto ha voluto concretizzare istituendo un Board Scientifico composto da professionalità diverse, ciascuna con grande know how nella gestione e cura della ferita.
Ma coniugare conoscenze scientifiche e real life clinica significa guardare con attenzione anche al territorio, alle realtà e alle esperienze locali, per questo il progetto ha visto anche la partecipazione un expert panel, un’ampia platea di operatori impegnati quotidianamente nel wound care: medici – vulnologi, diabetologi, medici di pronto soccorso – infermieri e farmacisti ospedalieri.
Oltre ai lavori scientifici i professionisti sono stati coinvolti in un’attività creativa finalizzata a rappresentare artisticamente la metafora della cura multidisciplinare della ferita, i partecipanti, suddivisi in gruppi multidisciplinari, sono stati chiamati a rappresentare attraverso un’opera d’arte su tela il lavoro che sono chiamati a svolgere nella pratica clinica quotidiana: i lavori hanno espresso la multidisciplinarietà e la centralità della persona come individuo e non come paziente, esprimendo il punto di vista di chi si prende cura ogni giorno della persona con ferita.
Al termine dell’evento, dopo la premiazione dell’opera maggiormente rappresentativa, i lavori hanno composto un’opera più grande volta a rappresentare il percorso di cura della ferita.
“La rappresentazione della ferita nell’arte e la sua metafora – spiega Claudia Sonnino, Business Development Manager di Edra – ha costituito il file rouge di tutto l’evento, che ha visto anche la partecipazione del Prof. Vittorio Sgarbi che, durante la cena sociale, ha raccontato agli ospiti come la ferita è stata rappresentata nell’arte da Caravaggio fino a Fontana “.