Anteprima FarmacistaPiù a Livorno: DDL concorrenza, nuovi scenari di business per le farmacie

DDL concorrenza, ovvero il disegno di legge che apre il controllo delle farmacie all’ingresso di capitali, cosa comporterà per il modello farmacia e, in generale, per il Sistema Salute? Quali saranno i possibili scenari prossimi futuri?
Di questo si è discusso, presso l’Ordine dei Farmacisti di Livorno con MarcelloTarabusi e Gianni Trombetta, dottori Commercialisti dello studio Guandalini di Bologna, assieme al Presidente dell’Ordine dei Farmacisti, il dott. Gino Scali. A moderare l’evento, la dott.ssa e giornalista Laura Benfenati direttrice di PuntoEffe. Un dibattito di grande attualità, anticipazione di quello che sarà uno dei temi più importanti della prossima edizione di FarmacistaPiù che si terrà dal 18 al 20 Marzo 2016 a Firenze.

Il vero cambiamento – spiega Trombetta – è che i soggetti portatori di capitale (si tratterà soprattutto di non farmacisti, di operatori con un interesse industriale, come distributori, produttori di farmaci ecc) potranno diventare comproprietari delle farmacie, mentre fino ad oggi lo erano solo i farmacisti.
Il “capitale” sarà rappresentativo quindi del socio che entra solo per il denaro che conferisce, non per i titoli e le competenze professionali che apporta – dichiara Tarabusi.

D’altra parte, va considerato che per le farmacie, oggi in cerca di una stabilità patrimoniale ed alle prese con contrazioni di liquidità e con rapporti bancari meno favorevoli che in passato, la possibilità di un supporto finanziario/patrimoniale può rappresentare una opportunità da non sottovalutare, a fronte di una perdita oggettiva, più o meno esplicita di sovranità.

In questo scenario, il modello vincente sarà inevitabilmente quello offerto dalla Farmacia dei servizi.
Ai farmacisti è chiesto un impegno crescente non solo sul piano gestionale delle proprie attività, ma anche e soprattutto sull’evoluzione delle competenze professionali, perché è solo puntando su questo fronte che si potrà apportare valore, mantenendo alti i livelli qualitativi della professione.