Lo scorso 11 Dicembre si è tenuto a Carrara, presso la sede provinciale dell’Ordine dei Farmacisti, un incontro sugli scenari previdenziali attuali e futuri: un momento di discussione e dibattito promosso da FarmacistaPiù (18-20 Marzo, Firenze).
Ha presieduto l’incontro il dott. Paolo Savigni, Vice Presidente dell’ENPAF (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Farmacisti).
Dopo un excursus sui Provvedimenti che, a partire dal 2012 hanno interessato tra le altre, anche la professione del farmacista – i Decreti Salva Italia e Cresci Italia – si è analizzato lo stato dell’arte della situazione previdenziale per la Categoria.
A seguito della Riforma Fornero (art. 24, comma 24 del decreto Salva Italia) – spiega Savigni – è stata introdotta la necessità per le Casse di Previdenza di dimostrare la loro sostenibilità nel cinquantennio futuro, previa l’adozione di misure dirette ad assicurare l’equilibrio del saldo previdenziale – ovverosia il rapporto tra le entrate contributive e le spese per prestazione. Questo – prosegue – andava dimostrato per salvaguardare il sistema previdenziale in corso, quello cosiddetto “a prestazione definita”.
L’alternativa, se non fosse stata dimostrata la sostenibilità, sarebbe stato il passaggio obbligato, ad un sistema di tipo contributivo (legato cioè ad una percentuale rispetto al reddito prodotto).
Il Consiglio di Amministrazione è riuscito a dimostrare la sostenibilità e quindi, per il sistema vigente, le pensioni vengono calcolate in base a contributi soggettivi, versati durante tutta la vita lavorativa. Una sorta di “salvadanaio personale a lungo termine”.
L’ammontare dei contributi versati viene rivalutato ogni anno in base al tasso di crescita del Prodotto Interno Lordo Nazionale (montante individuale). Al raggiungimento dell’età pensionabile, la pensione è calcolata moltiplicando il montante individuale contributivo per un coefficiente di trasformazione determinato in base all’età del lavoratore e alla speranza di vita – spiega Savigni.
Recentemente l’ENPAF, che ad oggi conta 93.249 iscritti, ha deliberato un Provvedimento che consente a chi è in stato di disoccupazione temporanea ed involontaria, di godere fino a sette anni consecutivi del diritto alla riduzione della aliquota contributiva all’1%.
Venendo alle questioni più recenti, con uno sguardo attento agli scenari di sostenibilità futuri, su proposta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, il Consiglio Nazionale, lo scorso 25 Novembre, ha vagliato l’ipotesi di riforma della previdenza di Categoria al fine di valutare ogni possibile soluzione di adeguamento della Cassa. Tutto questo anche alla luce della possibile evoluzione normativa nel settore con l’introduzione delle società di capitali.
Questi scenari di riforma previdenziale verranno presentati e approfonditi in occasione FarmacistaPiù (18-20 Marzo, Firenze) il Congresso annuale dei farmacisti italiani, una occasione importante di incontro e dibattito per trovare, con tutti gli attori del Sistema, le risposte e le soluzioni che l’evoluzione del ruolo del farmacista e, in generale, dell’intero sistema Salute, impone.