Chi si trova ad affrontare e combattere una malattia come il cancro o ad essere sottoposto a cure farmacologiche prolungate, vive problematiche complesse che non chiamano in causa solo il supporto dello staff medico, ma richiedono un sostegno quotidiano per migliorare la qualità della vita che può risolversi solo con un cospicuo interfacciamento in farmacia.
Da questi presupposti nasce il progetto “Cancer Pharmacy – Scuola di Alta Formazione per il Consiglio e l’Assistenza Multidisciplinare al Paziente Deospedalizzato” il cui contenuto formativo ha la finalità di fornire gli strumenti necessari per arricchire le competenze dei farmacisti territoriali affinché sappiano interfacciarsi in modo efficace rispetto alla complessità delle dinamiche che riguardano il paziente oncologico, aiutandolo ad affrontare e a migliorare lo sfondo clinico e psicologico della propria condizione.
Il percorso, organizzato da Edra e patrocinato da Fofi e Federfarma e supportato da Sandoz, si caratterizza innovativamente nella struttura di una proposta specifica per valorizzare la professione del farmacista nel supporto fattivo alle difficoltà di cui il paziente oncologico è portatore.
“Il percorso è rivolto ai farmacisti e alle farmacie del territorio nazionale, che hanno espresso un forte interesse attraverso una partecipazione molto importante”, evidenzia Maria Vizzarro, Business Development Manager.
Gli obiettivi sono molteplici: dal fornire conoscenze sulle terapie antiblastiche e sull’aderenza terapeutica, ad ampliare quelle sull’alimentazione e sull’uso di integratori al favorire il benessere psichico del paziente oncologico.
Il corso, della durata di 60 ore, è iniziato con il primo modulo residenziale intitolato “Evoluzione della terapia antiblastica” e si concluderà a giugno 2018 prevedendo anche una di Fad Sincrona tra i due eventi residenziali.
Alla fine del percorso sarà possibile per il Farmacista acquisire, oltre alla certificazione formativa del percorso, anche una certificazione specifica sui processi della farmacia così che posa essere riconosciuta come presidio a cui indirizzare i pazienti per garantire il miglior supporto alla propria condizione.