Telefarmacia presentato il nuovo paper di riferimento

Telefarmacia disponibile nuovo documento dedicato al tema

Per gestire l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 si è rivelato fondamentale l’utilizzo delle tecnologie digitali.

Anche le farmacie hanno iniziato a sfruttare questi nuovi sistemi digitali per interagire e dialogare con i pazienti. Si sta quindi sempre più sviluppando la telefarmacia, particolarmente apprezzata ed utilizzata dai farmacisti ospedalieri.

Per incentivare e regolamentare questa pratica, nasce il documento: “Telefarmacia – La nuova dimensione digitale della Farmacia Ospedaliera”.

Il paper è stato presentato ufficialmente martedì 14 giugno durante un webinar, promosso da Edra, con il contributo non condizionante di Novartis.

Telefarmacia: i contenuti del documento

Attualmente il SSN si trova ad affrontare numerose sfide: problematiche relative alla mobilità sanitaria, alla gestione delle cronicità e alla sua frammentazione. L’emergenza sanitaria ha ulteriormente complicato queste situazioni.

Sono stati così sviluppati sistemi più flessibili. Le farmacie, ad esempio, hanno attivato l’home delivery dei farmaci effettuato con il supporto delle tecnologie digitali.

Così, durante la pandemia molti pazienti hanno beneficiato dell’impiego di piattaforme informatiche, grazie alla rapida implementazione di servizi telematici gestiti dai Farmacisti Ospedalieri. Tuttavia, non in tutti i casi il livello di assistenza è stato efficace e soddisfacente.

Dunque, affinché la telefarmacia funzioni, è necessario portare avanti azioni concrete.

Il documento pubblicato da Edra, mira quindi a:

  • Definire un modello italiano di telefarmacia;
  • Introdurre aspetti normativi e di remunerazione;
  • Individuare le aree specifiche in cui la telefarmacia potrebbe essere più utile;
  • Definire i prossimi step in materia.

Highlights dall’evento di presentazione

Durante il webinar di presentazione del paper, sono intervenuti gli esperti che hanno contribuito alla sua stesura.

Emanuela Omodeo Salè,

La direttrice Servizio Farmacia IEO e Centro Cardiologico Monzino di Milano e coordinatrice del progetto, ha sottolineato come per evitare servizi disomogenei ci sia bisogno di un percorso condiviso e replicabile.

«La Telefarmacia è indispensabile in un momento di decentralizzazione delle cure per affrontare la mobilità dei pazienti e per offrire un dialogo a distanza con personale qualificato. Il farmacista ospedaliero è chiamato ad un’evoluzione professionale per offrire ai pazienti percorsi clinici con interazioni, aderenza alle terapie e consulenza. In poche parole, deve conoscere le nuove tecnologie in sanità».

Francesco Gabbrielli

Gabbrielli, Direttore Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali dell’Istituto Superiore di Sanità, sottolinea invece come, dopo anni di latenza, la telemedicina in Italia stia evolvendo troppo di corsa e vada governata: «Caso particolare della telemedicina è la Telefarmacia, che sarà la vera soluzione se adottata in modo uniforme per medicinali prescritti dall’ospedale, ma somministrabili sul territorio e a domicilio».

Gianni Amunni

Il Presidente dell’Associazione Periplo e Direttore Generale ISPRO Toscana, Gianni Amunni, ricorda come dei 3,6 milioni di pazienti oncologici, alcuni abbiano bisogni ad alta intensità sanitaria, altri a istanze per lo più assistenziali, altri ancora hanno problemi minimi. «Per molta oncologia serve una “territorializzazione”. La Telefarmacia può offrire dati su come il paziente si cura sul territorio ed interventi, in tal senso non è considerata un surrogato ma una risorsa in più, con potenzialità per il servizio sanitario».

Maria Vitale

La Segretaria di Cittadinanzattiva, sottolinea la necessità di integrare ospedale e territorio: «Specie sui cronici, il digitale può garantire continuità nei passaggi di presa in carico dando sostanza al tema della prossimità sostenuto nel PNRR. Da remoto i farmacisti ospedalieri possono offrire informazioni, prevenzione e personalizzazione dei processi di cura».

Ugo Trama

In conclusione Trama, Dirigente UOD Politica del farmaco e dispositivi, estende quanto detto per il farmacista ospedaliero alla farmacia territoriale: «La farmacia territoriale potrebbe acquisire informazioni sulle terapie dei pazienti e renderle disponibili ai medici. È necessaria e fondamentale, inoltre, una omogeneità lungo tutta la Penisola, nei modelli di gestione relativi alla presa in carico dei pazienti e nel loro trattamento, al fine di evolvere e migliorare.”

Scarica qui il documento ufficiale

Telefarmacia_Documento completo