Roma, 14 Giugno 2016 – L’innovazione sostenibile, una volta slogan del pensiero ecologista, diviene concetto strategico per rileggere il sistema salute: da centro di costo a generatore di valore sociale, scientifico ed economico e, quindi, motore dello sviluppo economico del paese. E’ con queste parole che Ludovico Baldessin,Chief Operations Officer di Edra, organizzatrice dell’evento, ha commentato il senso del convegno che si è svolto questa mattina a Roma presso l’Auditorium dell’Ara Pacis.
Un convegno ricchissimo di spunti e approfondimenti, gremito in ogni ordine di posti, che ha preso le mosse dall’ultimo testo del Direttore dell’AIFA Luca Pani dal titolo: “L’innovazione sostenibile: il farmaco e le sfide per il futuro del nostro Sistema Sanitario Nazionale”, edito da Edra, e che è stato presentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dal Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, dal dal Prof. Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri, da Paola Kruger dell’Accademia Europea dei Pazienti, dal Presidente della FOFI Senatore Andrea Mandelli.
Si è trattato di un confronto e un dibattito che insorgono nel pieno di una rivoluzione copernicana che ha investito il mondo della medicina e della sanità a una velocità fino a ieri impensabile e non prevedibile.
“La velocità dei cambiamenti in atto – ha dichiarato in apertura del convegno il Ministro Beatrice Lorenzin – non stupisce solo me, ma anche gli addetti ai lavori, il mondo dell’industria, gli stessi ricercatori. Ma non dobbiamo spaventarci, né dobbiamo essere spaventati dal tema del prezzo, che, lo ribadisco, non può essere un tema del Servizio sanitario Nazionale. Siamo all’interno di un vero e proprio cambio di paradigma della medicina tradizionale con la medicina di precisione. Andando in questa direzione – ha proseguito Lorenzin – avremo, per esempio, un minore impatto per quanto riguarda la cronicità delle malattie. Dovremo, quindi, cominciare a calcolare anche i costi evitati e fare una valutazione del costo-beneficio di questi nuovi farmaci”.
Il tema dei nuovi farmaci e dell’innovazione in relazione ai costi e ai timori d’incapacità del Sistema Sanitario di reggere l’urto di terapie dai costi insostenibili è al centro dell’intervento di Luca Pani: “Sono in arrivo immunoterapie in ambiti diversi, terapie a base di endotossime batteriche e sensori collegati a sistemi di delivery. Da questo punto di vista siamo una specie mista, per il 90% batterica e per il 10% umana. Microbioma e Bigdata sono le nuove frontiere. Per questo siamo di fronte ad una rivoluzione copernicana che cambia lo stesso concetto di farmaco e di terapia e, dunque, del rapporto costi benefici. Per questo motivo – l’opinione di Pani – non illudiamoci che gli assicuratori privati possano pagare tutte le nuove terapie in arrivo. Magari, con premi altissimi, potranno coprirne alcune, ma mai tutte. L’unico negoziatore-pagatore che può farlo è il Servizio Sanitario Nazionale, che rappresenta un modello unico per innovare”.
Un ragionamento che comporta, l’opinione di Luca Pani, ma anche del Presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, la riforma della “governance” della stessa AIFA: “AIFA è agenzia unica che è anche centrale unica di costo per i farmaci e per questo è ammirata anche oltreoceano“. Più in generale per il Presidente di Farmindustria: “non c’è sostenibilità, né innovazione senza crescita economica”.
Quello della sostenibiltà è il tema ricorrente anche per il Prof. Remuzzi dell’Istituto Negri: “occorre affermare un’etica di lotta agli sprechi. Ma non come affermazione rituale, retorica, bensì come un principio che destinale risorse risparmiate proprio verso la ricerca e, dunque, verso l’innovazione sostenibile, in un mondo nel quale tra dieci anni o anche prima non avremo i farmaci attuali”.
Cruciale da questo punto di vista il ruolo dei pazienti che secondo Paola Kruger :”la formazione è il primo elemento d’innovazione del paziente e i pazienti devono essere considerati stakeholders”.
La conclusione dei lavori è toccata al Presidente di FOFI Andrea Mandelli che ha ricordato come: “il Fondo degli innovativi, pure introdotto e sostenuto da noi, oggi, di fronte ai cambiamenti in atto non basta più. Per questo diviene centrale il tema dell’aderenza alle terapie che ha il significato non di semplice distribuzione di farmaci, ma di capacità di essere vicini al paziente da tutti i punti di vista”.
“Ringraziamo tutti i relatori e i partecipanti per il fondamentale contributo apportato oggi” aggiunge Ludovico Baldessin, “L’innovazione sostenibile può davvero essere il paradigma attraverso cui riconsiderare il Sistema Salute non come voce di costo ma come generatore di valore scientifico, economico e sociale, e valorizzarlo come motore dello sviluppo economico del Paese”.