Legge 33/23: reinventare la società a misura di anziano

Si è svolto lo scorso 5 settembre in Senato, con l’organizzazione di Edra e  su iniziativa del Sen. Francesco Zaffini, la giornata di studi Legge 33/23: prevenzione, controllo e recupero delle disabilità nell’anziano come contrasto all’esclusione“.  Approfonditi, tra gli altri, gli articoli inerenti al potenziamento delle attività di fisioterapia e dei servizi domiciliari.

La legge 33/23: una svolta nella gestione della popolazione anziana

La legge 33/2023 esprime le necessità di una società profondamente mutata nel corso di due secoli, dal punto di vista demografico, sociale, economico, culturale e sanitario. L’emersione del “continente anziani” avvenuta tra la seconda metà dell”800 e la nostra epoca, ha cambiato il volto dell’Italia. Da Paese di bambini e giovani a nuovo popolo dell’età grande: 14 milioni di anziani chiedono di reinventare una società che sia anche a loro misura.

La legge 33/23_ Evento Senato relatoriQuesta affronta moltissimi temi propri e significativi dell’invecchiamento. Del decreto legislativo emanato per favorire concretamente l’attuazione della legge, risultano di particolare interesse:

  • l’art. 12 (Misure per la promozione dell’attività fisica e sportiva nella popolazione anziana) finalizzato ad introdurre strumenti per preservare l’indipendenza funzionale in età avanzata. Altro focus dell’articolo l’importanza di mantenere una buona qualità di vita attraverso l’individuazione di iniziative per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettive e sociali;
  • l’art. 9 (Misure per la promozione di strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane) reca le misure per la promozione di strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane, in coerenza con le prescrizioni normative vigenti.

La legge 33/2023 dunque promuove il potenziamento delle attività di fisioterapia riconoscendo le imprescindibili competenze del fisioterapista per una presa in carico globale dell’anziano.

La stessa legge promuove una sinergia fra i professionisti delle scienze motorie con i professionisti sanitari. Questo perché la prevenzione e il controllo della non autosufficienza vede in queste misure un passaggio obbligato per una sanità al passo con i tempi.

Inoltre, il potenziamento dei servizi domiciliari rappresenta una ulteriore priorità. Soprattutto considerando che le professioni non sanitarie possono integrarsi all’interno di percorsi coordinati dalle professioni sanitarie di riferimento nella presa in carico delle fragilità e cronicità.

La giornata di studi “Legge 33/23: prevenzione, controllo e recupero delle disabilità nell’anziano come contrasto all’esclusione”, che si è svolta presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva Roma, è stata dedicata proprio a questi temi. Durante l’iniziativa si è discusso del ruolo decisivo del fisioterapista, delle professioni sanitarie tecniche e della riabilitazione.

Un confronto aperto e un position paper a tutela degli anziani

Tanti gli ospiti illustri che hanno preso parte all’iniziativa. Tra loro l’On. Maria Teresa Bellucci, Viceministro Lavoro e Politiche Sociali, che ha aperto i lavori della giornata affermando che: “Questa grande responsabilità, di cui ho cercato di prendermi cura costantemente, ci ha portato all’approvazione del disegno di legge delega ed al decreto attuativo, ma anche alla consapevolezza che nessuno basta da solo e che il governo non avrebbe mai potuto rendere concreti nella vita reale delle persone cambiamenti epocali come questo. Cambiamenti come questo non si conseguono con l’approvazione di un decreto attuativo, ma per agire c’è bisogno di un’alleanza costante. In quest’ottica le professioni sanitarie hanno un ruolo di rilievo, insieme a quelle tecniche che si occupano della riabilitazione.”

L’On. Roberto Pella, Presidente f.f. ANCI ha sottolineato invece l’importanza del decreto legislativo affermando che: “Sono 8000 i comuni italiani e, soprattutto nei comuni più piccoli, questa legge dà risposte e concretezza alle esigenze degli anziani. L’OMS ci dice che oggi il 35% della popolazione italiana è concentrato sulle aree metropolitane e che, nel 2050, supereremo il 50%. Questa iniziativa non aiuta solamente a dare delle risposte a delle necessità, ma anche a mantenere un presidio, un territorio in tutta la nostra nazione”.

Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana del Ministero della Salute e promotore della legge ha dichiarato: “Gli anziani sono un patrimonio di tutti e tutti debbono prendersi una responsabilità verso loro. Questa legge gli dà l’attenzione che meritano, conferendo all’Italia un primato straordinario che richiede, tuttavia, un’accelerazione. Il rischio che la legge resti negli archivi non è aleatorio e, per renderla viva, incontri come questo sono indispensabili. La cura che tutti dobbiamo prenderci degli anziani è il cuore della legge, nonché il cuore di quello che noi vorremmo fare”.

A conclusione dei lavori il Dott. Paolo Petralia, Vicepresidente vicario FIASO ha presentato il Position Paper, a cui hanno preso parte numerose associazioni. In un’ottica di PNRR ha affermato: “Preparando questo documento siamo riusciti a mettere in campo multidisciplinarità, visione olistica ed integrazione. Le aziende sanitarie e sociosanitarie pubbliche italiane hanno partecipato attivamente in questo percorso che stiamo facendo insieme, coinvolgendo tutte le anime professionali dei vari comparti. Dobbiamo, infatti, guardare ad un sempre più largo orizzonte nella scelta di voler costruire queste sperimentazioni. Il Position Paper è frutto di una maturazione e di un cammino che ancora dovrà continuare nell’ottica multidisciplinare e dell’integrazione. I punti di posizionamento di questo percorso sono ricchi e ci sono tutte le premesse nell’ottica di una prospettiva futura.”

Il Position paper è frutto della collaborazione tra le diverse associazioni, i cui rappresentanti sono intervenuti alla giornata di studi, esprimendo il loro consenso e l’importanza sulla legge 33/2023:

  •  Teresa Calandra, Presidente nazionale FNO TSRM e PSTRP;
  • Carla Blengio, Presidente nazionale AIORaO
  • Marco Deanna, Vicepresidente nazionale AITA
  • Piero Ferrante, Presidente nazionale FNOFI
  • Giorgio Berloffa, Presidente Unione Nazionale Chinesiologi, UNC
  • Michele Scarpulla, fisioterapista domiciliare, per una testimonianza,
  • Simone Cecchetto, Presidente nazionale AIFI
  • Luca Barbin, Presidente nazionale DMSA
  • Roberto Pella, Vicepresidente vicario, ANCI
  • Daniele Iaco’, Presidente CISM