Dalla crisi determinata dal Covid-19, si è manifestata l’urgenza di una più diffusa consapevolezza del valore della scienza e della competenza, presupposto di una cittadinanza responsabile e imprescindibile condizione per la ripresa. Se n’è parlato nel webinar realizzato da Edra in collaborazione con il Centro Studi Americani dal titolo “Il valore della conoscenza scientifica pre e post COVID”.
Da più di un anno le varie ipotesi danno conto di una forte vivacità intellettuale, oltre che della volontà di molti nel contribuire a trovare soluzioni. La necessità di attrarre l’attenzione poi è massima, perché si parla quasi esclusivamente dell’emergenza, e chi accede ai media tradizionali o ai social lo fa per avere notizie sugli andamenti e immaginare le prospettive. Nella sua drammaticità, la pandemia offre forse un banco di prova per un salto in un futuro implementabile e aperto ai miglioramenti che ciascuno riuscirà ad immaginare e apportare.
In ambito più specifico – quello dell’oncologia – , ma con questi presupposti é stato da poco lanciato il primo numero di “Annals of Oncology Research” (http://www.annals-oncology-research.com/), l’e-journal che per l’appunto offre un approccio multidisciplinare integrato contro il cancro ed é aperto alla pubblicazione di ricerche internazionali relative a diverse aree dell’oncologia di base, traslazionale e clinica. La pubblicazione trimestrale, totalmente in lingua inglese, rivolta alla divulgazione di studi in tutte le aree dell’Oncologia di base e della ricerca traslazionale e clinica, si avvale delsupporto di un Editorial Board Internazionale, di una rapida peer reviewe di uno spazio comune rivolto al dibattito scientifico.
Beatrice Lorenzin, già Ministro della Salute e Coordinatrice Health&Science Bridge, ha commentato: “Abbiamo bisogno di ragionare in prospettiva futura. Purtroppo, dopo il Covid dovremo affrontare “pandemie nascoste”, come nell’ambito della salute mentale e dell’oncologia. Abbiamo perso focus su diagnostica e aderenza terapeutica, ma la rivista “Annals of Oncology Research” rappresenta un ottimo strumento per andare avanti attraverso una panoramica su ricerca e cultura. La necessità di conoscere e promuovere la conoscenza scientifica é fondamentale per consentire anche l’implementazione di modelli decisionali concreti, misurabili e tempestivi.”
Antonio Giordano, Oncologo e Direttore Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine e membro Board Scientifico AOR,ha aggiunto: “La comunicazione scientifica corretta deve e dovrà essere uno dei capisaldi della nostra cultura. Il Covid ha messo a dura prova ogni sistema, ma la ricerca non può subire rallentamenti, anzi. Dobbiamo costantemente dare nuovi impulsi in questo senso, perchè solo così potremo far fronte ad altre situazioni d’emergenza in futuro. E’ anche con questa ambizione che nasce “Annals of Oncology Research“:il nostro intento é appunto comunicare e parlare concretamente di oncologia e ricerca ad alti livelli”.
Carmine Pinto, Direttore Unità di Oncologia Medica dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia e membro Board Scientifico AOR, ha sottolineato: “Il Covid ha evidenziato in una fase iniziale la fragilità del sistema di ricerca del nostro Paese, ma al contempo anche quanto il comparto possa funzionare se opportunamente configurato. Infatti, l’aver avuto un unico Comitato Etico ha permesso in tre mesi l’analisi di 144 studi, con un’approvazione pari al 30%.Un dato inedito, che ha confermato l’approccio pragmatico funzionale della cooperazione tra pubblico e privato. Oggi abbiamo infatti bisogno di concretezza: “Annals of Oncology Research” si colloca in questo solco e può rappresentare, in questo momento, una palestra in cui si ridiscute di ricerca anche nella riorganizzazione della Sanità post Covid, sia a livello nazionale sia a livello internazionale”.
È intervenuto anche Giovanni Baglio, Dirigente Ufficio Ricerca e Rapporti internazionali Coordinatore del Programma Nazionale di Valutazione degli Esiti (PNE): “Questa situazione continua ad imporre una riflessione alla Sanità Pubblica: da una parte ci si interroga sul valore della conoscenza scientifica, dall’altro sul reale valore di questa per la vita e il benessere dei cittadini. Per questo dobbiamo sempre ricordarci che la scienza riesce a sviluppare una cultura a 360°.”
“Oggi più che mai la conoscenza scientifica é indispensabile per tutelare, sostenere e promuovere salute, sanità, economia e società. -ha concluso Ludovico Baldessin, Chief Business &Content Officer di Edra e moderatore del webinar – È per Edra un privilegio lavorare ogni giorno per espandere e divulgare la conoscenza scientifica, supportando i clinici nel prendersi cura quotidianamente dei pazienti, i decisori nelle scelte chiave e i cittadini nella comprensione del ruolo di ciascuno nella tutela e nella promozione della salute“.
CLICCA QUI PER RIVEDERE IL WEBINAR: https://www.youtube.com/watch?v=7ed-LSIN9Lk