Presentato ieri in Senato il volume “Donne. Salute. Territorio”, edito da Edra e reso possibile dall’impegno della Community – Donne protagoniste in sanità.
Donne. Salute. Territorio: ripensare la sanità con uno sguardo al femminile
Donne. Salute. Territorio nasce per mettere in luce punti di forza, le criticità e le possibili soluzioni dei temi più attuali in sanità. Dall’assistenza territoriale alla domiciliarizzazione delle cure, dalla telemedicina e alla malattia di genere.
Il volume, che si rivolge agli operatori sanitari e ai decisori pubblici, propone inoltre un contributo al dibattito sulla complessità della nuova domanda di salute, indotta dalla continua crescita delle patologie cronico-degenerative, e al ripensamento del modello di assistenza incoraggiato dal PNRR e dal DM 77/22, oltre che una riflessione sul concetto di gender gap.
Il libro nasce dal lavoro congiunto della Community – Donne Protagoniste in Sanità. Nata nel 2021 per favorire un confronto tra Donne per ripensare la Sanità italiana con uno sguardo femminile offre uno spazio co‑creativo aperto alle donne impegnate in diversi ruoli nella società italiana. L’obiettivo della Community è operare affinché ogni donna sia protagonista della propria vita e del proprio futuro.
Le protagoniste dell’evento
Sono intervenute alla conferenza stampa di presentazione, moderata da Ludovico Baldessin, AD Edra:
- Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato e promotrice dell’evento;
- Monica Calamai, direttrice generale Ausl di Ferrara, Commissaria straordinaria azienda ospedaliero universitaria di Ferrara, coordinatrice community donne protagoniste in sanità;
- Simona Bianchi, direttrice sanitaria Ast di Fermo;
- Francesca De Giorgi, direttrice dei sistemi informativi e responsabile della trasformazione digitale della fondazione Irccs istituto neurologico Carlo Besta.
La Dott.ssa Calamai ha così sintetizzato gli obiettivi di “Donne. Salute. Territorio”: “È un libro che rispecchia i valori che animano il nostro gruppo: rispetto e centralità della persona, equità e spinta all’evoluzione. Uno dei nostri obiettivi è colmare il gender gap: le donne rappresentano oltre il 78% dei professionisti impegnati nel settore sanitario e rappresentano il 65% dei caregiver. Le donne sono poi le principali utilizzatrici del sistema sanitario, se consideriamo anche l’allarmante dato sulle vittime di violenza. Quindi chi meglio delle donne, protagoniste a tutto tondo del Sistema Sanitario, può portare a un progresso e a una nuova visione prospettica?”